ROMA RIGHTS RUN – LA CORSA DEI DIRITTI

In questo giorni Roma ha assunto i colori dell’arcobaleno, ospitando la seconda edizione dell’ Eurogames 2019

Eurogames altro non è che l’acronimo di “European Gay and Lesbian Multi-Sports Championships”, aperta a tutti, indipendentemente da ogni identità sessuale, razza o di colore.

Personalmente sono del parere che chiunque venga a questo nostro mondo, debba godere di pari dignità. Purtroppo i diritti, la dignità e, ahimè, anche le vite delle persone vengono travolte e calpestate dagli egoismi della nazioni.

Ma torneremo su questi argomenti.

A noi del GSBrun è stato conferito l’onere e l’onore dell’ organizzazione tecnica della gara podistica.

Per quanto mi riguarda la “cosa” è iniziata venerdì nel tardo pomeriggio, con la riunione operativa durante la quale il Pio Oronzini affidava al grande Giorgio Lamberti, Armando Piccardi e al sottoscritto, e con l’aiuto di Marco Caponeri, il compito del ristoro intermedio posto a via San Giovanni in Laterano a due passi dalla chiesa di San Clemente e con vista Colosseo.

Non erano neanche le cinque, e avendo cura di non svegliare il gallo del mio quartiere, punto la prua della mia Point Mobile verso Roma, direzione Circo Massimo.

Arrivo tranquillamente e dopo aver dato il mio contributo alla scarico del Furgone Sociale, mi appropinquo verso  il campo per destinazione, ovvero via San Giovanni in Laterano.

Preparazione tavoli e scarico dell’acqua e ci da manforte un giovane medico di nome Brenno, che riporta i miei ricordi di scolaretto alla storia antica, quando un condottiero gallo, appunto di nome Brenno, dopo aver saccheggiato Roma, pronunziò, rivolgendosi ai Romani la famosa frase “Guai ai Vinti”. Come se ai poveri abitanti della futura capitale,  non fossero sufficienti  i guai che stanno passando in questo periodo.

Partenza con qualche minuto di ritardo e noi pronti a soddisfare gli assetati podisti.

Abbiamo visto tanti sorrisi, nonostante il gran caldo.

Il tutto si è svolto nel migliore dei modi, a dimostrazione che noi del GSBrun, in queste situazioni, ci sappiamo fare.

Subito alle classifiche.

Vince il pupillo del patron Gianfranco Balzano, ovvero Nordwig Rafal con 35,09. Seconda posizione, con soli 6 secondi di ritardo Luca Stagno. Più staccato Enrico Costanzi (36,15) con il nostro Marco Indelicato ai piedi del podio con 36,44.

Tra le donne primeggia Manuela Piccinni con 39,38 del gruppo La Sbarra&Grilli, medaglia d’argento alla nostra Martina D’Atria con 44,52, e bronzo a Valeria Vergari della Magic Training che chiude con 46 primi netti.

La classifica si squadra viene vinta dalla Podistica Solidarietà con 35 arrivati; GSBrun secondi con 32 e LBM con 23.

Naturalmente molti nostri componenti del nostro gruppo non hanno preso parte  alla gara in quanto impegnati nei vari ruoli organizzativi.

Guardiamo ai fatti di casa nostra, quindi full immersion e segnaliamo tutti i nostri compagni/e degni e meritevoli di menzione.

Boys

Dopo il citato Indelicato, si piazza secondo il Roberto Del Negro con parte bassa del podio Massimo Ciocchetti.

Seguono: Fabio Cittadini,Vincenzo Russo , Marcello Tumino, Fabio Sicari, Oussama Idrissi, Ovidio Corrado e Marco Cavarra a completare la Top Ten.

Dall’ 11esima posizione in poi: il mai domo Leo Castellana, Alessandro Alessandroni, Emiliano Iannicelli, Massimo Fresilli, Gaetano Lobrace, Massimiliano Camboni, Carlo Budoni, Matteo Orani, Giuseppe Paolino, Vincenzo Cappadocia, Federico Toni, Massimo Caria, Fabrizio Rodriguez, Sebastiano Violante, Mauro Bolognesi.

Girls:

Seguono la gia citata Martina D’Atria, Paola Panuccio, Laura Capalbo, Donatella Ortolano, Karen Michelle Blood, e chiudono le indomite Tonia Milone e Dorina Cilidariu.

Volutamente non ho citato i crono. Tutti senza distinzione alcuna, sono meritevoli di medaglia solo per aver partecipato a questa gara ricca di significati.

Comunque le classifichi sono accessibili al sito della SDAM

C’è stato anche un simpatico dopo gara non previsto.

Di ritorno alla base trovo due ragazze della Federazione Russa, Anna e Katia, che per un banale motivo non sono riuscite a prendere parte alla gara e cercavano compagnia per percorrere un tratto di Circo Massimo

Ci sacrifichiamo io e il Prode Cacciani, di corsa si tira su di nuovo il gonfiabile e via con le ragazze a sventolare con orgoglio la propria bandiera, ma felice di correre insieme a persone di altri paesi e il vs scriba a cantare “we are the Champions” con un inglese maccheronico.

All’arrivo le due ragazze sprizzavano di gioia, a dimostrazione che correre, anche in piccoli contesti, rende felici

Quando finisco una gara sono solito mandare un bacio in cielo a Salvatore, mio papà.

I baci sono diventati due e il secondo ha raggiunto Francesca, la mia adorata mamma, che ci ha lasciati dieci giorni orsono. Tutte e due sono sempre vivi nel mio cuore.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amici che mi hanno inviato attestati di amicizia e affetto per la dipartita di mia madre. Grazie di cuore

Note dolente sui numeri, fra competitivi e non solo 428 arrivati.

Qualche motivo più o meno valido lo si può individuare.

È sabato e la gente preferisce occuparsi di cose che la normale settimana lavorativa non consente o magari se ne stà in vacanze in lontane località di villeggiatura.

Magari il fatto che sono stati assegnati solo premi assoluti e non di categoria, scoraggiando i podisti che farebbero carte false per vincere un salume o una bottiglia di vino. Però è anche vero che stamattina è stato come correre in un museo a cielo aperto, e infatti molti podisti stranieri, fra l’altro la stragrande maggioranza dei non competitivi, basti pensare che a pochi metri dalla mia postazione c’è la Chiesa di san Clemente che ha in se tesori artistici che farebbero suscitare l’ammirazione al più incallito dei non credenti.

Se poi ci sono motivi di altro genere, e non voglio neanche citarli, allora dico e scrivo una cosa: chi è assente ha sempre, sempre torto!

Spero che si presentino con più frequenti occasioni sportive come queste che al di là dell’aspetto tecnico sportivo, unisce la gente e i popoli.

 

Forza Bancari, Alè

 

Paolo Fedele

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