CORRENDO NEI GIARDINI A LADISPOLI

Ho passato una mattinata stupenda in quel di Ladispoli e “chi non è d’accordo con me peste lo colga”, frase mutuata da una delle battute più celebri del cinema italiano, tratta dal film drammatico “La cena delle beffe”, diretto da Alessandro Blasetti in pieno secondo conflitto mondiale nel 1942. In effetti il protagonista, per quelli della mia generazione il famoso Amedeo Nazzari, diceva “Chi non beve con me peste lo colga”, ma noi ragazzi mutuavamo la battuta a nostro piacimento. Mi permetto un’altra digressione dicendo che ad Amedeo Nazzari debbo il mio nome. Nel luglio del 1938, infatti, uscì il film “Luciano Serra Pilota”, che ebbe un successo immenso e a tanti baby, fra i quali io, nati nel 1939, i genitori, entusiasti del film, dettero il nome Luciano.

A Ladispoli era in programma la 38° edizione della Correndo nei Giardini, la famosa gara del duo Franco Iannilli e Tonino Di Biagio, nella quale tanti anni or sono e tante edizioni fa ho fatto lo speaker, alternandomi con Ludovico Nerli Ballati, detto “The Voice”, che ha ancora la forza e la professionalità di farlo ancora. Era la sua voce che mi ha accolto alle 8.30 nel posto di ritrovo, il solito da sempre. La gara di quest’anno era dedicata all’atleta della società organizzatrice, Antonio Ciervo.

Un primo grazie è d’uopo dedicarlo al grande Leo Cherubini, che ha preso il nostro furgone il sabato e lo ha fatto riposare nel talamo Ladispoliano pronto questa mattina a poter  sistemare il Gazebo nei soliti “Mejo Posti”.

Il secondo grazie a Paolo Fedele che ieri, sabato 14, ha ritirato i pettorali e questa mattina era addetto alla distribuzione degli stessi.

Un grazie al nostro vicepresidente Ignazio Farina che questa mattina, con Enzo Frazzini, Leo Cherubini e Paolo Fedele era in postazione da più di due ore prima della partenza.

Grazie, infine, alla signora Cherubini, che ha fatto la Bag’s watcher e mi ha permesso di essere sul percorso ad incitarvi.

Grazie alla presidente Laura Duchi e Manuel Arrigoni che, insieme a Lucia Cappellato e al coach sono stati presenti dalle 8.40 nel piazzale addetto ai Gazebo.

Peccato per i soli 283 classificati nella gara agonistica, oltre a un centinaio che si sono cimentati nella non competitiva, fra loro anche il giovane primo cittadino di Ladispoli.

Giornata caldissima, con un’anomala partenza alle ore 10 che non ha migliorato le cose.

Percorso di 10 chilometri esatti, rilevato da tutti i Garmin e avvalorato dai kronos ottenuti dai migliori. Per questo i tempi degli atleti del GSBRun, dopo unanime decisione del “Gruppo Calendario”, sono   validi per la classifica “All Time” e per i personal best sulla distanza classica dei dieci chilometri.

Partita la gara alle 10, ho atteso il passaggio di tutti gli atleti al Km. 1,500 quando sono ripassati davanti alla starting e finish line. Ho fatto una lunga intervista con lo speaker e, accompagnato dal dolce Sebastiano Violante, grande e bravissimo anche come fotografo, mi sono trasferito al nono chilometro, attendendo il passaggio degli atleti. In quel punto abbiamo incoraggiato tutti i nostri atleti al loro passaggio e diversi di altre società. Al termine siamo tornati al Gazebo, notando, purtroppo, che le crostate Arrigoniane erano state già divorate.

La gara è stata vinta dal noto Rafal Nordwing di LBM in 33.23, tempo che la dice tutta sulla lunghezza del percorso, davanti all’atleta della società organizzatrice Barbaro Leone 34.13 e terzo Marco Borneti della SS Lazio Atletica 34.28.

Fra le donne netta vittoria della dolce Elisabetta Beltrame 38.55, seconda Martina Velcani a quasi cinque minuti dalla vincitrice con 43.50 di soli otto secondi davanti alla nostra splendida Loredana Berardinelli 44.58, prima SF50. Quarta assoluta Alessandra Testa 45.11 anche lei del GSBR prima della categoria SF55 e per la prima volta ha esordito sui 10 km con un ottimo tempo.

Loredana Berardinelli terza assoluta

Fra i nostri ragazzi, sesto assoluto Antonio Marracino 35.08 primo SM40, nono assoluto Roberto Del Negro 36.23, secondo SM45, undicesimo Nick Cardellini 36.43 terzo SM45, dodicesimo il ritrovato Manuel Arrigoni 37.17.

Manuel Arrigoni, quarto bancario

Seguono: Fabrizio Baldini 38.53 a soli 28 secondi dal suo best, Marco Caponeri 39.37 splendido secondo cat. SM50, Marco Localzo 41.20 secondo cat. SM55, il nostro grande vicepresidente Ignazio Farina 41.43 terzo cat SM55, Valerio Jorio 42.28 ripresosi alla grande. Completava la nostra top ten al maschile Fabio Francisci 42.35.

Undicesimo sociale Armando De Sossi 43.03, seguito da Ivan Casaburi 43.28, Gianluca Petroni 43.41, Andrea Neri 43.48, Adamo Carbone 43.53, Vincenzo Adornetto 44.29, Marco Luigi Rossi 45.02, Stefano Baldini 46.30, Giuseppe Riosa 46.51 e Marco Cavarra ventesimo sociale 47.00.

Fra gli altri ottime prestazioni per Enzo Frazzini 49.42 quinto SM65, Claudio Nardecchia 50.20 secondo SM 70, Aldo Lambelet 1.21.51 terzo SM80.

Fra le nostre ragazze dopo le due citate, terzo gradino del podio sociale per Nadia Riccardi che ottiene 49.25, tempo con il quale batte nettamente il suo personal best di 51.33 fatto a Miguel nel 2020, fra l’altro seconda SF 50. Quarta sociale la presidente Laura Duchi 50.19 davanti a Valentyna Smolyar 50.26 terza SF50, Sarah Giordano 50.57 seconda SF40, Maria Laura Turco 55.31 seconda SF60, Sonia Cuppone 57.29, Alessia Tommasini 58.07, Matilde Masini 59.08, Lucia Cappellato 59.47 e Teresa Cistaro 1.12.17.

Alessandra Testa, seconda donna bancaria

Nella classifica per società, primi gli Amatori Villa Pamphili 73 e secondi i GSBRun 52.

Bancari Romani, seconda società

Domenica prossima 22 Maggio, Santa Rita, ci sdoppieremo fra la “Tre Comuni” con l’augurio di una temperatura meno penalizzante di oggi e la “dieci” della “Rincorriamo la pace con Emergency” nella Pineta di Ostia.

Le gare del Trofeo Sociale sono quelle nelle quali è maggiore l’aggregazione societaria vicino al Gazebo, il conoscere le nuove persone che hanno fatto il loro ingresso nel “Gruppo” magari per la prima volta avvicinandosi alla corsa.

Fossi l’allenatore di un atleta in procinto di cimentarsi per obiettivi primari, magari anche il solo ottenimento del minimo per i campionati italiani assoluti e/o di categoria, probabilmente farei delle selezioni nel consigliarne la partecipazione ai miei atleti. Sfortunatamente nella nostra società sono pochissimi che hanno ambizioni primarie, mentre sono moltissimi, a mio parere, quelli che dalla corsa ne ricevono un beneficio, organico, strutturale e mentale. Allora un consiglio: non affrontate tutte le gare con l’intenzione di fare il personal best, correte privilegiando la progressione (chi arriva bene sulle gambe è pronto per nuovi cimenti), scegliete la maggior parte degli appuntamenti agonistici, specialmente con il caldo estivo, su distanze al massimo di 10 chilometri, ma non abbiate timore nel gareggiare. Da 35 a 80 anni se non si prova l’ebrezza periodica del confronto, la gara con il competitor di turno, la gioia dell’incontro e della condivisione, per che cosa si corre? Per partecipare ai prossimi mondiali di Eugene, per le Olimpiadi di Parigi del 2024 o gli europei di Roma dello stesso anno? Magari. Per ora godiamoci la gara sociale, quando ci va partecipiamo, quando siamo stanchi rinunciamo. Questo è il mio parere e mi farebbe piacere che fosse condiviso da tutti coloro che con me hanno iniziato a declinare il verbo correre.

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