La X Milia di Manuel Arrigoni

L’ultima domenica di febbraio segna per il GSBRUN l’entrata nel periodo “caldo” della Roma Ostia. A questa soggettiva percezione di aumento di temperatura, riservata più nello specifico ai membri del Comitato Organizzatore, si è contrapposto nel we appena trascorso, un oggettivo tracollo della colonnina di mercurio con violente folate di vento freddo che hanno messo in ginocchio varie zone del centro sud, con epiloghi anche tragici nella nostra regione.

Fortunatamente per noi prodi impegnati nella quinta edizione di questa Decamilia o Xmilia o come meglio credete, la sfuriata si è concentrata più che altro nella giornata di sabato, regalandoci una domenica tutto sommato più che buona dal punto di vista delle condizioni di gara. Paesaggisticamente affascinante invece l’accoglienza che la bella Napoli ha tributato al nostro gruppone impegnato nella Napoli half marathon, col Vesuvio innevato a fare da sfondo ad una competizione che sicuramente ha espresso negli ultimi 2 anni quelle che sono le potenzialità della piazza.

Nulla a che vedere certo (con buona pace degli amici napoletani) con la splendida cornice dei vialoni di Tor Vergata, un vero e proprio museo a cielo aperto per quanto riguarda quello che gli esperti definiscono “era rotatoriale”, un periodo della storia urbanistica tutt’ora in corso nell’ambito del quale l’uomo ha sviluppato all’estremo il concetto di sostituzione di strutture semaforiche fisse con rotatorie monumentali fino a 20 corsie, nelle quali, come nel leggendario nastro di Moebius, gli automobilisti meno esperti e non dotati di dispositivi satellitari di ultima generazione, possono trovarsi risucchiati in un continuum spazio-temporale che li costringe alla ripetizione continua dello stesso percorso fino ad esaurimento carburante, senza mai riuscire a recuperare l’orientamento.

Grazie ai preziosi consigli di Andrea Cacciani, essenzialmente basati sull’osservazione della posizione della “VELA DE CALALATRAVA” (ndr, l’opera rimasta incompiuta del famoso architetto Calatrava, non utilizzabile per gli scopi voluti ma buona come “stella polare della Romanina”), riesco ad uscire dal girone delle rotatorie (con uno sguardo di compassione alle decine di automobilisti “dannati”) ed a raggiungere alle ore 7:25 il padiglione GSBRUN (sarebbe il gazebo ma ormai per superficie occupata occorre cambiare definizione), perfettamente approntato dal duo Oronzini-Leoncini, in una zona al riparo dai venti (ma anche dal sole…).

Trovo Ale intento a collegare la mega turbina-generatore-diffusore che violerebbe le policy sulle emissioni anche della provincia cinese meno ligia, dal consumo stimato di 2 litri di carburante ogni 15 minuti, per alimentare una stufetta delle dimensioni di un tostapane monofetta. Fortunatamente per gli astanti e per il pianeta in generale l’operazione non riesce in quanto dopo aver avviato il marchingegno e srotolato 75 metri di cavo, l’assenza di un trasformatore di 10 cm non permette il collegamento finale.

Ci si dovrà accontentare del riscaldamento attraverso alimentazione, garantito nel post gara dalle cibarie messe a disposizione dal SuperCoach (assente causa gelo), dai biscotti della Gasperoni e dall’ottima crostata della Baglioni (molto carinamente divorata prima che la stessa autrice riuscisse a raggiungere il gazebo nel post gara…..si sa….la fame è fame ed il runner dopo lo sforzo non riconosce più amici, coniugi, figli e conoscenti di vario genere).

La distribuzione corre via veloce anche in ragione del fatto che l’organizzazione gara rimanda la consegna della maglia-pacco gara al termine della competizione dietro restituzione del chip. A malincuore ripenso a quei favolosi momenti nei quali a 15 minuti dalla partenza l’avventore di turno reclamava la taglia giusta o brontolava sul colore rimasto a disposizione….un vero peccato….

Personalmente completo la fase di disgelo al passaggio al quinto chilometro ma tutto sommato le condizioni sono assolutamente buone e l’aria frizzantina aiuta la performance.

I lunghi e monotoni rettilinei nella brughiera ci permettono di incrociare una ventina di volte nel corso degli andi-rivieni tutti i partecipanti alla gara, tanto che ad un certo punto, complice anche la fatica, mi pare di intravedere il marciatore Dessi’ insieme al gruppo di testa.

Alla fine ci saranno 1793 classificati, purtroppo confermato il trend di “ diminutio pedestrians” con circa il 20% in meno (lo scorso anno 2.195 classificati), con vittoria societaria di LBM Sport che si auto elimina dalla classifica come società organizzatrice e mi permette di salire sul secondo gradino del podio societario, neanche a parlarne primo per struttura, portamento, colore degli occhi e, in particolare, dei capelli, non me ne voglia Pino Coccia.

Gara maschile con due atleti che sembravano volare, complice anche il vento: Raileanu Maxim e Luca Parisi, divisi da un solo secondo: 45.27 e 45.28, nettamente battuto il tempo del vincitore della scorsa edizione Roman Prodius, che ottenne 47.42 e che pur migliorando quel tempo con 46.56 è giunto solo terzo al traguardo.

Anche la gara femminile è stata di grande spessore tecnico con la vittoria dell’Ucraina Yaremchuk Sofyia 50.03, sull’azzurra Laila Soufyane dell’Esercito 51.25. Strabattuto il tempo della vincitrice 2018, Laura Casasanta, che impiegò 57.07.

Yaremchuk e Soufyane, correranno entrambe la Roma Ostia.

Grazie al fatto che sono entrato nella Top Ten sociale è giocoforza che riporti i primi dieci Bancari – ie.

Nick the quick Cardellini primo con 53.56, Emiliano Fossatelli secondo 54.17, il giaguaro della savana Roby Del Negro terzo in 54.39.  Quarto Fabio Erobusti 56.03, quinto Domo Cocchia 56.45, sesto Alberto Mittoni 56.58, settimo Massimo Ciocchetti 57.17, ottavo Angelo Mazzoli 58.18, nono Riccardo Formai 58.29, just decimo Manuel Arrigoni 59.00. Massimo Battisti e Gino Pelonara, primo e secondo della categoria M75.

Fra le donne vittoria di Loredana Berardinelli 66.17, su Francesca Giambuzzi 68.37 e Giulia Faggi 69.56.

Seguono: Barbara Izzo 72.06, Simona Cuculi 74.02, Stefania Agliata 74.57, Giovanna Cibboddo 76.17, Ludo Baciucchi 76.55, Maria Felicetti 79.17 e Maria Laura Turco 80.50.

Cinque Bancari assenti .

Della bella trasferta di Napoli, sicuramente ci sarà chi vorrà relazionarci .

 

 

Manuel Arrigoni

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