IL RITORNO DEL CAMPIONE

Sei anni dopo  quel maledetto 6 Settembre 2013, con l’ultima gara corsa a Ostia il 1 Settembre 2013, a meno di quattro mesi dal passaggio di categoria (M55) dal 1 Gennaio 2014, con i relativi ambiziosi progetti programmati, è tornato a gareggiare a Saint Etienne Andrea Moccia,nel campionato europeo di Joelette e per questa occasione, con la sua mente lucidissima, unita ad una penna di spessore, ha scritto un articolo sulla sua esperienza.

Poiché dopo sei anni molta acqua è passata sotto i ponti e alcuni mi hanno chiesto notizie agonistiche su Andrea, riporto alcuni dei suoi risultati più importanti:

Data Gara Posizione
02-dic-07 Maratona di Latina Quarto 2.35.52
10-feb-08 Fiumicino HM Settimo 1.12.30
19-ott-08 Roma Urbs Mundi Secondo 33.15
26-ott-08 Venezia Maratona Trentacinquesimo 2.37.59
14-ott-08 Reggio Emilia M Quattordicesimo 2.35.47
06-gen-09 Corsa di Miguel Ventunesimo 33.39
29-mar-09 Treviso Maratona Bronzo M50  2.38.17
17-mag-09 Race for the Cure – Roma Quinto 16.45
20-set-09 Berlino Marathon 99° e 2° Italiano 2.34.52
24-ott-09 Roma Urbs Mundi Ottavo 34.24
29-nov-09 Firenze Maratona Cinquantacinquesimo 2.38.38
06-dic-09 Corri per Telethon Secondo 33.40 (Km. 10).
20-dic-09 Bastia Umbra Invern. Dodicesimo 1.13.37
31-gen-10 Tre Comuni (Nepi) Diciassettesimo 1.17.48
14-feb-10 Fiumicino H.M Dodicesimo 1.13.00
07-feb-10 Piacenza Maratona Settimo e Campione Italiano M50 2.33.06
10-ott-10 Carpi Maratona Quattordicesimo 2.34.30
17-apr-11 San Benedettp Tronto 1.13.46 Campione Italiano M50 Maratonina
04-dic-11 Latina Maratona Secondo dietro G. Calcaterra 2.37.52

A questi  c’è da aggiungere un argento sui 10.000 e un bronzo sui 5000, nei campionati Master su pista allo Stadio Olimpico nel 2009.

Nel mio personale data base ho i risultati di 327 gare di Andrea Moccia, la prima il 28.09.2013 quando a 44 anni corse la mezza dei Castelli Romani in 1.24.06. Aveva 44 anni e le sue uniche esperienze agonistiche precedenti erano delle gare di marcia, fatte da allievo, tesserato per le Fiamme Gialle Simoni.

Luciano Duchi

St. Etienne – Campionati Europei Jolette

La jolette è una sorta di carrozzino grazie al quale tre persone, dette comunemente alfieri, ne possono trasportare una quarta, seduta su un seggiolino, i primi due ai due lati della jolette nella parte anteriore con il compito di tirarla mentre il terzo si trova nella parte posteriore con il compito di spingerla e, soprattutto di mantenerla bilanciata.

La decisione di partecipare è stata presa piuttosto rapidamente, dopo appena un paio di prove sulla pista ciclabile  e la partecipazione alla Corriroma, dove un rocambolesco sbandamento in curva  ha spinto il team ad optare per il modello con due ruote appaiate piuttosto che quello mono-ruota.

Le aspettative del team GSBRUN erano altissime e sono ulteriormente cresciute una volta venuti a conoscenza del forfait del team vincitore della precedente edizione.

Sono probabilmente state queste aspettative a farmi apprezzare l’esperienza. Mi sono sentito parte di un team che era lì con lo scopo di vincere la gara, che non si stava sacrificando al solo scopo di farmi vivere una bella esperienza.

La corsa è iniziata con il sorpasso da parte di un altro equipaggio che però aveva sopravvalutato le proprie energie ed è stato rapidamente ripreso ed è poi proseguita in un crescendo rossiniano con una serie di sorpassi, alcuni dei quali estremamente avventurosi. Durante uno di questi Manuel Arrigoni, in piena trance agonistica, finiva per tamponare alcuni degli equipaggi che ci precedevano.

Il percorso era stato ricavato da un circuito per mountain bike, con tratti di salita molto ripida ed una serie di dossi piuttosto impegnativa.  Era previsto anche il passaggio nella pista di un velodromo. Ad ogni giro,  al termine della salita più impegnativa, un addetto metteva un bollino adesivo sul pettorale del passeggero per attestarne l’avvenuto passaggio. Nell’ultimo giro il bollino mi è stato messo sulla maglietta anziché sul pettorale e dopo poco si è staccato con il conseguente rischio di squalifica che è comunque rimasto poi tale perché non è stato effettuato alcun controllo specifico.

La gara à proseguita tra sorpassi, dossi e salite fino all’arrivo, tra gli applausi degli spettatori.

In base alle nostre prime impressioni dovevamo aver vinto perché non eravamo stati superati da nessuno.

Purtroppo non avevamo considerato che i team con un alfiere di sesso femminile avevano diritto a due minuti di abbuono, che su un percorso di 10 km sono tutt’altro che trascurabili.

Siamo andati alla cerimonia di premiazione e lì abbiamo scoperto di esserci classificati al terzo posto.

Siamo stati chiamati a salire sul palco per la premiazione  e lì sono stato avvolto in una bandiera tricolore.

Assolutamene degno di nota è stato l’intervento di Ignazio Farina tenuto a braccio in lingua transalpina ……. “chapeau”.

Alla sera cena al ristorante dello stadio del St.Etienne dove Andrea Cacciani ha potuto finalmente scatenarsi da par suo  in una commovente esecuzione al karaoke , che lascio ai più temerari immaginare, di “Nel blu dipinto di blu”.

Andrea Moccia.

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