Trofeo Lidense – di Paolo Fedele

Mancano 56 giorni alla Roma Ostia, ed è cosa buona e giusta respirare l’aria del litorale caro ai romani, che dal 1974, per un colpo di genio del nostro Coach Luciano Duchi, è teatro dell’arrivo della amata corsa verso il mare.

Una gara, il Lidense, che nel primo decennio ha avuto una cronologia molto travagliata, con sole tre edizioni effettuate e sempre a ridosso delle feste di fine anno.

Dal 2011 la svolta, si correva in questo periodo e nel 2016 si registrato il maggior numero di arrivati (1579).

Ma ai numeri  torneremo più avanti.

Orario comodo di partenza da Civitavecchia. Mio compagno di viaggio è Savino Lamastra, forte podista dell’ Airone Tolfa,  grande esperto di Sambuca, liquore a me caro, e consorte della nostra podista Silvia Mobili, che tutti noi aspettiamo alla Miguel di domenica ventura.

Viaggio tranquillo, anche se con un briciolo di difficoltà troviamo la location, facile, per fortuna,  il parcheggio.

Naturalmente il Gazebo era ben presidiato dai soliti noti e come al solito ben funzionale.

Soliti saluti e cazzeggi vari e si procede alla messa in assetto da gara.

È meno freddo rispetto alla gara della Befana, ne consegue un abbigliamento appena un po’ più leggero.

Lo speaker di gara ci annuncia che la gara non è di 15000 metri, ma 14300.

La notizia era già stata anticipata dal Vate Leoncini, sembra che i VVFF hanno trovato delle criticità in una parte del percorso. Questo fa capire le difficoltà a cui vanno incontro gli organizzatori delle gare, che devono fronteggiare queste difficoltà, magari comunicate poche ore prima dell’evento.

Comunque la notizia non ha gettato nello sconforto numerosi podisti, specie quelli come me che non hanno molti km nelle gambe.

Il mio proponimento era di veleggiare a 5,30; le partenze veloci, come è successo il giorno dell’Epifania, poi le pago alla fine.

In effetti i primi mille metri mi ero tenuto, è ai successivi 6 kilometri che i buoni propositi sono andati a farsi benedire, il ritmo era intorno ai 5,20. Mi faceva compagnia la nostra Cristiana Pastore. Il percorso ripercorre quello della corsa dell’Ambiente corsa lo scorso settembre.

Al settimo che rallento vistosamente e Cristiana si allontana decisamente.

Arrivo al 10° e comincio ad affrontare distanze a me desuete. L’ultima gara fatta oltre i 14 km è stata la XMILIA del 2016.

Infatti soffro e il terreno sterrato non è certo di aiuto.

Mi giunge in soccorso Nadia Riccardi, alla prima gara con i colori del GSBR. Riprendo tono anche se la ragazza dopo un po’ prende vantaggio.

Piccola e unica salita al 12esimo, sarebbe niente di che, ma a fine gara pesa nelle gambe.

Finalmente si vede il mare, per fortuna il vento di tramontana non infastidisce più di tanto.

In lontananza si vedono i gazebi e lo striscione di arrivo.

Il cartello del 14esimo km è posto proprio nei pressi del nostro Gazebo, ricevo l’incoraggiamento dei compagni e il “cinque” del Coach De Luxe. La cosa moltiplica le mie forze ormai giunte alla frutta e riesco a tagliare il traguardo con un dignitoso 77,29, niente a che vedere però  con i 68 primi ottenuti nel 2011 insieme a Marina, la Podista Moretta.

Comunque alla fine il percorso misurava km 14,100.

Veniamo ai numeri. Hanno finito la gara 1189 podisti (929 maschi e 260 femmine), con un deciso decremento rispetto ai 1479 dello scorso anno. È dire che negli ultimi tre anni c’era sempre un incremento di arrivati

20 % in meno, ricercarne le cause è esercizio non facile. Fra l’altro non era obbligatoria la famigerata Run Card. Forse la contemporaneità di due mezze maratone a Terni e Frosinone e una gara nella vicina Ladispoli,  e il costo non proprio popolare della gara (17 euro) hanno avuto il suo ruolo.

Vince la gara Pasquale Rutigliano, di Olimpia Eur, che ferma il crono a 46,16. Seguono il Purosangue Luca Filipponi 47,31 per lui e Francesco Tescione con 47,44.

Primeggia e si conferma tra le donne, Elisabetta Beltrame del g.s. Lammari, con 51,19. Le fanno compagnia sul podio Maria Casciotti della Podistica e Cecilia Flori di Villa Guglielmi. 52,36 e 53,19 i loro rispettivi tempi. fa piacere segnalare ai piedi del podio le nostre Ainara Alcuaz Rodriguez con 56,43 e dopo una manciata di secondi Giulia Pranteda.

Nonostante tre “no show” il GSBR, con 137 arrivati, vince nettamente la competizione a squadre. A debita distanza giunge la Podist. Solidarietà (95) e i Ramarri di Villa Pamphili (90).

Rispetto all’edizione non cambia niente per il nostro gruppo, mentre Podist. Solidarietà e Villa Pamphili invertono le posizioni.

Veniamo alle classifica che ci riguardano

Uomini: oro a Danilo Martin con 49,50, argento a Marco Indelicato giunto dopo 23 secondi e bronzo a Umberto Nigri, 51,12 per lui.

Seguono Roberto De Pasquali 51,16; Nicola Marracino 51,18; Giuliano Vigliotti 51,25; Stefano Della Torre 51,50; Massimo Ciocchetti 52,06; Emiliano Fossatelli 52,31 e chiude la top ten Fabiano Galassi con 52,37.

Dalla 11esima: Ugo Zamparelli 52,45; Manuel Arrigoni 53,39; Marco Caponeri 53,56; Alex Celli 54,08; Fabio Erobusti 54,15; Daniele Pisu 54,15; Andrea Cocciolo 54,41; Santo Santalucia 55,58; Angelo Mazzoli 56,16; G.Luigi D’Alfonso 56,37.

Le nostre ragazze. Già detto delle belle performance di Ainara Alcuaz e Giulia Pranteda, il terzo gradino del podio va a Danuta Chorodynska con 60,32.

Seguono: Silvia Romeo 63,37; Chiara Franceschini 64,47; Martina D’Atria 66,11; Valentina Giada La Manna 68,28; Simona Cuculi 68,35; Barbara Izzo 68,57 e chiude la top ten al femminile Edwige Nania con 69,26.

Da 11 esima: Giulia Faggi 69,47; Laura Duchi 71,13; Maria Felicetti 72,21; Elena Pesavento 72,27; Giovanna Ciboddo 63,25; Alessia Tomassini 74,03; Cristiana Pastore 75,14; Nadia Riccardi 75,55; Karin Michelle Blood 76,53; Rosalba Filippello 77,50.

Da 21 esima: Laura Capalbo 78,20; Maria Laura Turco 80,55; Sara Belà 81,10; Francesca Rea 84,21; Gabriella D’Ettore 78,40; Valeria Barucci 89,15; Emanuela Albertini 89,38; Federica Baglioni 90,28; Matilde Masini 90,31; Cristina Cicerchia 90,45; Daniela Gasperoni 114,21 e chiude la classifica Dorina Cilidariu con 119,28.

La gara a coppie è vinta dal duo Arrigoni-Duchi che regolano Ciocchetti-Pastore e Cerioni-Felicetti.

Naturalmente non si registrano best, data la distanza anomala del percorso mentre Marco Indelicato è primo nella sua categoria (m50), molti ns atleti/e vincono premi di categoria.

Dopo il traguardo il ristoro non è di quelli memorabili. Non capisco perché in una gara disputata in pieno inverno, non ci sia del the caldo a riscaldare gli stremati podisti.

Insieme a Savino si riprende la strada per Civitavecchia non senza aver fatto tappa in un bar per sorbire qualcosa di caldo. Il podista dell’Airone, per inciso, ha chiuso la gara  con un più che lusinghiero 56,48.

Il pensiero è già rivolto alla “corsa di Miguel”, e l’organizzazione gara prevede, fra competitivi e non, 10000 presenze.

E la Miguel sarà anche occasione per vedere in gara la Joelette, alle prese con il Campionato Italiano.

Come già comunicato sul sito del GSBR, si cercano nuove adesioni a questo tipo di gara. ricordiamo che chi partecipa viene classificato normalmente con il tempo effettuato.

È cosa buona e giusta ricordare che nel campionato europeo, svoltosi a S.Etienne nello scorso settembre, il nostro equipaggio formato da Andrea Moccia con i quattro Alfieri Manuel Arrigoni, Andrea Cacciani, Marco Caponeri e Ignazio Stefano Farina, ha ottenuta la medaglia di bronzo. Con il motto “alziamo l’asticella”, l’intento della nostra squadra è di ottenere una medaglia di più pregiato valore. E per finire ricordo, ed è segnalato sul sito, che in occasione delle gare “Rock and Run” di Ostia e “ Run For Autism” e Appia Run di Roma ci sarà la possibilità, per chi lo volesse di allenarsi con la Joelette. Ripeto sul sito ci sono le indicazione su come partecipare.

Ragazzi l’appuntamento è alla Corsa Di Miguel, la corsa di chi ama la libertà.

Forza GSBR, Alè

 

Paolo Fedele

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