Trofeo città di Nettuno 2018: scheda tecnica

Il Cross trofeo città di Nettuno (memorial “B. Macagnano”), giunge, nel 2018, al traguardo della 12^ edizione. La gara, il cui deus ex machina è da sempre Elisa Tempestini, ha subìto, nel tempo, una serie di cambiamenti e migliorie che lo hanno portato ad essere molto differente dalle origini.

La prima edizione del 2007 partiva e arrivava nei pressi del Santuario di Santa Maria Goretti, adiacente al porto turistico e il percorso misurava circa 7,8 Km. Già dall’anno successivo la distanza fu portata ai canonici 10 Km ma mantenendo il percorso prettamente cittadino.  Dal 2009, le location di partenza e arrivo, a causa dei comprensibili disagi causati alla cittadinanza e ai vacanzieri che in un giorno festivo di inizio giugno (la gara si corre comunque il 2 giugno indipendentemente dal giorno della settimana in cui cade) affollano Nettuno, sono state spostate presso lo Stadio Comunale situato pochi Km fuori dal centro abitato. Anche se con questa modalità i tratti cittadini sono stati ridotti a poco più di 5 Km, la convivenza con la città restò abbastanza difficoltosa.

Nel 2011 è avvenuto un altro significativo cambiamento che ha portato il centro logistico della manifestazione presso l’ex poligono militare U.T.T.A.T. sito in Via Acciarella (molto accogliente sia per i parcheggi che per le aree dedicate alle società) riducendo ancor più l’impatto per la viabilità a soli 3 Km. Poiché anche questa scelta non si è rilevata ottimale, si è optato per un percorso interamente all’interno della riserva naturale di Torre Astura rendendo la gara quasi un easy trail.

                            Planimetria e altimetria – cliccare sull’immagine per ingrandire

Nel corso degli anni le distanze sono oscillate tra i 7,8 Km e i 10,6 Km e, nella configurazione attuale, la distanza sembrerebbe essersi stabilizzata intorno ai 9,700 Km. Nel 2017, a causa della non diponibilità di alcune strutture dello U.T.T.A.T, l’arrivo è stato posto vicino all’ingresso del Poligono con un leggero aumento della distanza finale di gara che è risultata di circa 9,850 mt.

Quest’anno tornerà tutto come nel 2016 e l’area di partenza verrà curata e spianata in maniera particolare in modo da poter contare su un terreno, seppur sabbioso, il meno dissestato possibile. L’opera di innaffiamento pre gara del terreno, dovrebbe limitare i disagi dovuti all’innalzamento della sabbia durante l’affollata partenza.

Il primo km è quasi interamente su sabbia e in leggera discesa mentre il secondo è prevalentemente pianeggiante e su asfalto. Il terzo Km è quello forse più difficoltoso in quanto si corre direttamente in spiaggia (circa 700 mt) quasi a ridosso della battigia e, a secondo del moto ondoso del mare, potrebbero essere possibili un paio di guadi..

Al 3,3 Km circa riprende l’asfalto che si abbandonerà dopo circa 2,5 Km leggermente ondulati e, al termine dei quali, si presentano ulteriori 1000 mt su strada sterrata. A cavallo del 7° Km altri 700 mt di asfalto seguiti da 300 mt di sterrato.

Al 7,7 Km si riprende quasi definitivamente l’asfalto lungo la via principale del Poligono e solo gli ultimi 400 mt prima dell’arrivo sono di nuovo su terreno sabbioso ma compatto. In totale circa 5,8 Km su asfalto e circa 4 Km tra sabbia e sterrato.

Sicuramente è una gara molto tecnica non tanto per le variazioni altimetriche ma quanto per i cambiamenti del fondo che ovviamente possono risentire molto delle condizioni meteo dei giorni precedenti. Un po’ di pioggia qualche giorno a ridosso della gara, sicuramente rende il percorso più agevole.

La gara si svolge all’interno di un’area chiusa al pubblico e si presenta molto ricettivo sia in termini di parcheggio che relativamente agli spazi logistici necessari a tutte le attività pre e post gara. Una menzione particolare per il ristoro finale che per qualità e quantità sarebbe anche adatto all’arrivo di un ultra maratona ….

Le premiazioni riguardano i primi 5 assoluti M/F e i primi 5 delle categorie Fidal M/F.

 

CLAUDIO LEONCINI

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