Per antiqua itinera 2018 – scheda tecnica

La gara parte alle 9:30 da via Pericle Ducati, di fronte al Circolo del tennis di Ostia Antica (Via Pericle Ducati, 1), che collabora all’organizzazione e che fornisce i propri spazi per i gazebo delle società, il deposito borse e per le premiazioni.

Immagine tratta dal sito http://www.ostia-antica-athletae.org – cliccare sull’immagine per ingrandire

La partenza e i primi 500 metri di gara rappresentano la parte più delicata della competizione: una strada non larghissima immette, nell’arco di un centinaio di metri, in una curva secca a destra e, dopo un altro centinaio di metri, si gira a sinistra per l’ingresso nel borgo storico di Ostia Antica. Qui il percorso si fa tortuoso e stretto anche se questo tratto è molto bello dal punto di vista scenografico, perciò chi non ha troppe velleità agonistiche può approfittarne per goderselo un po’.

Usciti dal borgo storico la strada diventa molto più agevole e in poco tempo si accede all’interno degli scavi di Ostia antica (tra il 1° e il 2° km). Da asfalto il fondo diventa sterrato e resterà tale fino al 9° km. Pur se non asfaltato, il percorso è molto lineare e semplice, poche curve, tutte scorrevoli, lunghi rettilinei e variazioni altimetriche inesistenti. L’unica insidia sono le frequenti buche che costringono a cambiare più volte il lato della carreggiata lungo il quale correre.

Dagli scavi si passa, quasi senza soluzione di continuità, alla Riserva Naturale di Ostia Antica (intorno al 3°/4° km), ma le condizioni di gara non mutano.

Una parte, intorno al 7°/8° km, non è particolarmente ombreggiata, così come l’ultimo chilometro, e di questo bisogna tenere conto in caso di giornata soleggiata.

Ultimo tratto di ritorno verso Via Ducati con un paio di curve, dopo il lungo rettilineo sul quale si torna a pestare l’asfalto, e si giunge al traguardo.

La gara, ad eccezione del tratto iniziale e di quello finale, è immersa nel verde: un po’ di polvere ma quasi nessun veicolo e un paesaggio decisamente interessante per chi ama questo tipo di percorsi.

 

CLAUDIO LEONCINI

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