APPIA RUN 2019 – il resoconto del DT

Una classica regionale, con i numeri per qualità e quantità da gara perlomeno nazionale, che noi organizzatori decidiamo spesso di fare downgrade, per non incorrere nei notevoli e più alti costi delle gare nazionali, che prevedono il pagamento del famoso e famigerato euro ad atleta classificato, tassa per l’inserimento nel calendario nazionale di gran lunga superiore, oltre ad altri balzelli, sempre a carattere oneroso.

Purtroppo il trend in diminutio delle gare italiche di corsa su strada, rispetto al numero dei classificati, continua, anche se questa volta la colpa non si può dare al divieto di partecipazione agli atleti tesserati per gli enti di promozione sportiva, regolarmente presenti in virtù dell’etichetta regionale .

L’Appia Run 2019 ha registrato 3.289 classificati nella gara competitiva e 691 sull’analoga distanza riservata agli atleti privi di tesseramento, per un facile totale di 3.979 atleti, che dotati di chip hanno raggiunto la finish line. Lo scorso anno i numeri furono: 4.016 competitivi e 933 non competitivi, totale 4.949.  Percentuale di diminuzione, di poco oltre il 20%!. E’ vero che la data dell’Appia Run 2019, in un periodo di feste e ponti, non ha favorito le presenze, ma probabilmente ci sono anche altri motivi.
Da un punto di vista organizzativo gara ottima sotto tutti i punti di vista, parterre elite sempre di spessore come da sempre ha operato il bravo R.D.B (acronimo conosciuto da tutti), in definitiva tutti gli atleti GBRUN soddisfatti.

Positiva, questa volta, l’iniziativa di consegnare i pettorali e i pacchi gara anche il Sabato, con cento iscrizioni ritirate, grazie all’onnipresente Claudio Leoncini, coadiuvato dal Vice Ignazio Farina e dal principe consorte Manuel Arrigoni.

Stessa formazione questa mattina all’interno delle Terme, con Alessandro Oronzini in aggiunta (il sabato mattina era impegnato negli abituali lavori di ristrutturazione) e il coach arrivato in late alle 8.45, in tempo però per dare il cambio ai collaboratori che dovevano gareggiare. Al plotone si aggiungeva anche Raffaele Russo, che si sogna la notte di tornare a correre dopo l’incidente, migliora a vista d’occhio, ma l’uscita dal tunnel è ancora lontana.

Alle 9.30 partenza con due waves e la cosa mi ha confuso le idee in seguito al passaggio degli atleti.

Avuto il permesso da Alex Oronzo, sono uscito dalle Terme con il Pio Raffaele, che ha voluto portarmi la mia coperta di Snoopy (la borsa Burbery che uso dalla notte dei tempi), e mi sono sistemato sulla piazza posta al termine della cognita salita di Viale Giotto. Incontrati Giancarlo Ferrante e Claudia Amadio, abbiamo atteso insieme il passaggio degli atleti.

Primi sette uomini tutti volti dell’Atlante magrebino, primi “degli altri”, Tobia Beltrame e il simpatico Domenico Liberatore, che quando lo inciti risponde sempre con un sorriso.

Primo sociale, 34° assoluto e terzo M45, Alberto Mittoni tempo 47.41, che “ Abbastanza soddisfatto di oggi. Dopo le mangiate di Pasqua pensavo peggio. Primo bancario, ma oggi i nostri top non c’erano”.

Secondo un recuperato e immenso Umberto Nigri 38° e terzo M50 a dieci secondi da Mittoni. Il nostro Keniano, dopo un lungo periodo di riposo per infortunio è tornato più forte di prima. Terzo gradino sociale per Piggi Geraldini in leggero recupero 48.11, davanti ai bravi Andrea Sau e Manuel Arrigoni 48.34 e 48.47 rispettivamente. A seguire Ugo Zamparelli 49.41 calato vistosamente nel finale, Angelo Mazzoli 50.04, il bravissimo Gianluigi D’Alfonso un ottimo M55 che ha fatto il suo esordio in una gara sociale, dopo gli ottimi tempi ottenuti nella Roma Ostia e nella Maratona di Roma, 50.15, a un solo secondo da lui Simone Cucchi 50.16, mentre conferma i suoi progressi di forma Stefano De Iulis che ha chiuso la nostra topo ten sociale in 50.24.

Stefano Cina a un solo secondo da De Iulis 5025, Daniele Giannini 50.53, il nostro grande Claudio Leoncini (il percorso è lo stesso da quattro anni e misura Km. 12,700 e non Km 13,000 come riportato dalle medie di Icron) 51.07, Andrea Nardoni 51.41\, il grande nostro vice Ignazio Farina 51.47, Pierluigi Ciardi 52.04, Massimo Ciocchetti 52.07, Romolo Guidoni 52.26, Alessandro Celli 52.31 e Alessandro Arigoni 53.00, in netto miglioramento rispetto allo scorso anno.

Massimo Battisti e Giovanni Castaldi quarto e quinto della Cat. M75.

Bentornato al “Best Driver” Marco Gambini e al suo pacer Enzo Maria.

Domenica prossima ci vediamo a Bravetta.

Fra le donne vittoria della Keniana Yeko Esther, secondo gradino del podio per la promessa azzurra Veronica Inglese, reduce da uno stop forzato e terzo gradino del podio per Sofyia Yaremchuk, settima nella Roma Ostia 2019 con 1.11.17.

Splendida prova delle nostre ragazze con tre atlete fra le prime venti assolute e sei fra le prime cinquanta.

Quindicesima assoluta e prima sociale, come già avvenuto nelle Ville Tuscolane, per Martina D’Atria per la quale è facile precedere importanti progressi, tempo 55.51 e quarta nella categoria assoluta. Seconda una splendida Monica Meloscia, 17° assoluta, che domina la sua categoria F50 che presentava 175 partecipanti, con il tempo di 56.21, è tornata alla grande. Terza sociale Valentina La Manna, 19° assoluta, seconda categoria F35 57.14.

Seguono Chiara Franceschini 30° assoluta e quarta F40 58.27, Francesca Giambuzzi 59.13 e Donatella Ortolano 59.38. Completano la nostra top ten femminile: Barbara Izzo 60.13, Alessandra Reali 60.18, Valentina Fabi 61.58 e Stefania Agliata 63.15.

Lucia Chinni eccellente secondo posto nella cat. F60 64.54 a soli 51 secondi dalla vincitrice.

Chiedo venia agli altri non citati.

Tornato a casa ho visto una stupenda maratona di Londra, con un incredibile Kipchoge, sicuramente il miglior maratoneta di sempre.

Mi hanno mandato i loro tempi i bravi Marco Caponeri 3.12.40 e Michelle Blood 3.54.35, Leoncini prendi atto.

Ci vediamo domenica prossima a Bravetta, che il parcheggio sia con noi.

 

LUCIANO DUCHI

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