Sorrento Positano – di Paolo Galasso

Qui dove il mare luccica……..

Con queste parole inizia una famosa canzone di Lucio Dalla, quante volte l’abbiamo sentita, presi dalla bellezza del motivo, dalle immagini trasmesse dalle parole ma, fidatevi, dal vero, quella terrazza sul mare è un inno alla bellezza del mondo. Forse non è questo il motivo che ci ha spinto fino a questo posto meraviglioso, tra mare e terra, ma in questo 2021 fatto ancora di incertezza e di speranza di tornare ad un new normal, anche per le “nostre” gare podistiche, condividere quanto questo sport possa e debba essere, prima di tutto, fonte di divertimento, di crescita, di opportunità, di conoscenza, di amicizie confermate , nate, recuperate, di esperienze positive , di difficoltà, di stop e ripartenze è diventato un obbligo oltre che un piacere.

Visto che ogni nuova esperienza conferma e fortifica questi valori eccoci, oggi, dopo la Cortina – Dobbiaco e la Sagrantino Run, e rinfrancati dalla partecipazione alle più note Maratona di Roma e Roma Ostia, a raccontare di una nuova “spedizione” podistica organizzata da un manipolo festante di atleti GSBR.

Direzione Sud Italia: meta Sorrento…la città verticale.

In verità la gara che prende il nome di Sorrento – Positano offre due opzioni: la 54 km Sorrento-Positano-Sorrento (ultramaratona con 1500 metri di dislivello) e la 27Km Sorrento-Termini-Sorrento (la panoramica con circa 750 metri di dislivello).

Non ci sono dubbi: 27 km sono più che sufficienti per mettere alla prova la nostra capacità di runner scalatori senza perdere il gusto della micro-vacanza e delle numerose proposte enogastronomiche offerte dalla penisola Sorrentina. Come ci accade ultimamente i tempi di percorrenza diventano un dettaglio su una distanza anomala ma un ottimo banco di prova per testare la nostra capacità di adattamento alle molteplici variazioni di una gara simile.

La cosa più importante da raccontare, i miei compagni di viaggio. Secondo voi non esce il vero nostro essere dopo aver percorso una salita costante di circa 10 km da quota mare a 400m s.l.m. (media 4% con punte del 7/8%), sotto un acquazzone stile monsone asiatico? Ed in attesa di farne altri 16 di collinare e discesa finale con la pioggia che crea ruscelli trasversali alla sede stradale e pozzanghere degne della laguna di Orbetello?

Eppure tutti sorridenti e felici alla partenza, nella percorrenza ed al traguardo: in ordine di apparizione (alla fine): 1) Valerio Jorio (soprannominato Jo-Jo) – 2’09’02 : la consorte Valeria, in attesa di tornare a correre con noi, si è resa disponibile ad immortalare le mille fasi di punzonatura per poi ammettere che dovrà dotarsi presto di un nuovo strumento fotografico più efficace….;2) Luca Priggione Mattè ( lassù dove tutto assume un’altra dimensione) – 2’10’42 : ma quello alto, alto, alto con la pioggia e con il vento non sarà in difficoltà?? …ed invece altra prestazione monster…..anche alla cena del Sabato ed al pranzo della Domenica; 3) Paolo Cortese (il nuovo che avanza…anzi galoppa) – 2’11’48: nel suo caso la simpaticissima moglie Margherita era più interessata alle vetrine natalizie che alle gesta eroiche del marito; 4) Alessandra Testa (soprannome Ogni colpo una tacca )- 2’13’35: se non è un premio assoluto è un premio di categoria o viceversa…comunque sia a casa si porta sempre qualcosa…Grandissima prestazione;   5) Armando De Sossi ( una presenza discreta ma fondamentale per l’equilibrio generale) – 2’18’53: purtroppo alle prese con i postumi di un raffreddore e di una notte insonne; 6) Marco Cavarra (per il tempo atmosferico chiedete a me) – 2’21’29: sapevate che per il format di un medico in famiglia si sono ispirati a Lui??? ; 7) Sebastiano Violante( Ercolino sempre in piedi……chi ha la mia età sa di cosa parlo) 2’56’14 : difficile descriverlo, scelgo l’aggettivo poliedrico, se immaginate solo forza in quei muscoli esplosivi non lo conoscete abbastanza, io ho imparato, frequentandolo, che ha un muscolo più sviluppato: il cuore.

Aggiungo all’elenco la dolcissima coppia Sara Belà 2’52’15 e Maurizio Passa 2’57’54 anche loro girovaghi per passione presenti a questa bellissima gara.

Detto dei partecipanti, detto delle condizioni climatiche avverse (un unicum per la Costiera Sorrentina), consentitemi prima di congedarmi di esprimere qualche sensazione sulla gara.

Il resto è tutto un like: organizzazione, accoglienza ed educazione della cittadinanza (ricordo che la costiera ha poche strade per percorrere quei luoghi ma nessuno si è lamentato che molte di queste fossero chiuse per quasi 7 ore), disponibilità e cortesia di negozianti e ristoratori (una occasione e non una confusione), percorso interamente presidiato anche nelle frazioni e nei comuni che abbiamo attraversato, ristori disponibili per i 1600 partecipanti anche in presenza di una pioggia incessante, rispetto delle regole Covid con discrezione ma efficacia.

Ultimo e non ultimo quello che descrive Lucio Dalla “su una vecchia terrazza di un albergo di Sorrento” (andatevi a sentire la canzone Caruso….tante volte non la conosceste), una maratona ad alto tasso panoramico tra le colline, gli agrumeti e gli aranceti, le rocce a strapiombo sul mare, le calette nascoste e gli isolotti che spuntano dal blu del mare come delfini a salutare i runner….anche i più indiavolati a guardare il Garmin. Una immagine mi è rimasta negli occhi, alla fine della lunga salita (nel verde rigoglioso della collina) si raggiunge Termini e ci si affaccia sul mare, dietro una curva improvvisa vi appare l’immagine di Capri, sembra ad 1 metro da Voi, i faraglioni a fare da guardiani di questa bellezza unica del nostro Unico Paese dove tutto è unico ma non deve diventare normale. Il tuffo al cuore per lo scorcio mozzafiato di un panorama inatteso.

Non è un suggerimento…..è un ordine categorico: fatela!!!

Alla prossima

Paolo Galasso

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